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| ANGELO Di Mario Da: "Edizioni IL FILO" <naufragar@ilfiloedizioni.it> A: a.dimario@etruschi.org> Data Invio: venerdì 13 giugno 2003 16.21 Allega: moduloperlapubblicazione.doc Oggetto: C.A Angelo Di Mario: Selezionato per l'antologia Navigando nelle Parole Ciao Angelo, innanzitutto grazie per averci inviato il suo testo dal titolo: "Parole di luce..". Un lavoro poetico interessante e ricco di suggestioni, soprattutto sul piano stilistico dove l'autore tenta di recuperare una liricità pura del verso, ma in un'accezione assolutamente attuale. D'altra parte, la classicità che contraddistingue questi versi, viene espressa con estrema eleganza e ben si sposa con il tema trattato. Ne emergono malinconia, coinvolgimento, comprensione per certi aspetti, ma sempre sullo sfondo troneggia la tensione verso la conoscenza. A tale proposito ti comunico che sei stato selezionato per partecipare ad una delle prossime uscite di "Navigando nelle Parole" antologia di poeti emergenti contemporanei, che sta sempre più diventando, visto il calore mostrato dalla critica e dai lettori, una vera e propria rassegna di tutti i migliori poeti italiani selezionati dal Web. I primi volumi introdotti da Gianni D'Elia, Giovanni Raboni, Silvio Ramat e Franco Loi sono stati già presentati nei mesi scorsi a Roma, Napoli e Milano con grande successo di pubblico. Se ne parlerà anche nelle prossime puntate del programma radiofonico "E il naufragar m'è dolce in questa radio.." ( in onda ogni sabato alle 11.00 su Nuova Spazio Radio 88.150), con ampio spazio dato ai partecipanti che potranno intervenire in diretta per leggere un loro testo. Questo progetto culturale ha poi attratto l'interesse di importantissimi esponenti della cultura e della poesia tanto che AIda Merini, Maurizio Cucchi e Alberto Bevilacqua saranno gli autori che introdurranno i prossimi volumi. La tua poesia, se deciderai di entrare a far parte di questo progetto, sarà inserita proprio nel volume quinto, introdotto da un testo inedito di Maurizio Cucchi. |
Parole di luce
Ho parlato con la foglia e mi ha risposto;ci siamo detti parole di luce;ho parlato col topo e mi ha risposto;ci siamo detti parole di luce.E così tutte le cose mi parlavano,rispondevano con suoni di luce.Allora sono sceso nella virtù,appoggiato alla gloria e alla bellezza:erano serenità indistruttibilisu archi di sottesi arcobaleni.E come non trovarsi nel mare d'archiche si piegano e piegano le sfereper raggiungere le trame dell'esistere,simili a ciò che è e diviene.Sarò il culmine e l'intramontabileper una freccia che mai si trattiene,e quando diverrò spazio dissonante,ancora mi corteggerà il tempo;ancora ci saranno colloqui assentidi grani e luci, di parole ferme. |
