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Lettera di ringraziamento del
Presidente del Consiglio
dei Ministri Giulio ANDREOTTI
(1990)
IN OMAGGIO
ANGELO
DI MARIO E' INSERITO NEL CATALOGO DELL'ARTE MODERNA "GLI
ARTISTI ITALIANI DAL PRIMO NOVECENTO AD OGGI", NUMERO
45, 46 e 47 EDITORIALE GIORGIO MONDADORI
(Clicca
per saperne di più)
Clicca sull'immagine per ingrandirla
Museo Pigorini.
Invito Conferenza
prof. Di Vita
Da: Servizio
Informazione e comunicazione (smn-pe:comunicazione@ben
A: <smn-pe:comunicazione@beniculturali.it>
Il Di Mario
è stato invitato, non solo perché iscritto all'
"Associazione Amici del Pigorini", ossia del Museo
Nazionale Preistorico Etnografico "Luigi Pigorini",
ma anche alla SAIA (Associazione "Scuola Archeologica
Italiana di Atene"), per la quale parlerà all'Accademia
dei Lincei il Presidente della SAIA.
Il sito dell'Associazione
figura tra i miei SITI AMICI.
(Clicca
per saperne di più)
LEGGI
IL PROGRAMMA DELLA SAIA 2010
Ceramica di Angelo Di Mario
Pre.mo, ho ricevuto qualche
giorno fa il materiale e lo sto esaminando. Parte già
lo conoscevo. Stupisce che un autore del suo calibro non venga
pubblicato dalle maggiori case editrici, ma purtroppo questa
società non dà a ciascuno secondo i meriti.
Per l'editore le consiglio di visitare il sito di literary
dove troverà ampia gamma, da contattare poi per conoscere
le condizioni. Forse lei non lo sa, ma la sua notorietà
è notevole in internet, dove trovo numerosi siti a
suo nome, pure come insigne studioso di lingua etrusca, oltreché
artista. Riceva il mio più vivo apprezzamento per la
sua opera che, a mio parere, resterà nella storia della
letteratura. Con stima. Luciano Nanni
1983
GINO PARENTE DIZIONARIO CRITICO I PREMIATI EDIZIONI “IL
PUNGOLO VERDE” – CAMPOBASSO 1983, p. 237/ 238
NOTIZIE.
Giudizio critico: “…desidero
subito congratularmi con lei per questa nuova splendida opera
di poesia. Ci sono in essa una tensione civile e morale e.
insieme, un’invenzione aspra, rapida, rigorosa di linguaggio
che testimoniano l’estrema originalità e la forza
straordinaria della sua ricerca poetica.
Giorgio Barberi Squarotti
Da
Libreria Padovana Editrice - Privacy . Gerenza
Literary
Recensione di Domenico Cara
Traversata dell’azzurro (l’illusione
irrazionale nella poesia italiana degli Anni Ottanta)
Forum/Quinta Generazione, 1990
A pag. 205 scrive: “Angelo Di Mario
ne’ I giorni (Forum, 1988) disossa o, meglio, scolpisce
(e denuda da ogni scorza o aggetto bavoso) la propria poesia,
con pazienza sperimentale, un’umanità mista al
sorriso della ricerca, versata sull’involucro poematico
con più capacità di offrire un significato grafico
e sostanziale alla propria luce e, ovviamente, a quella stessa
struttura del testo, guidato a vicenda diaristica pura alla
soglia della memoria efficace”.
Recensione di Luciano Nanni
"I giorni", Forum/ Quinta Generazione,
1988
Poesia. 'Lusinga del linguaggio' (D. Cara),
ma crediamo anche la sua struttura e il modo di condurrlo
secondo un principio ritmico che fa di ripetizioni, fratture,
suoni, il veicolo per contenuti che lo stesso mezzo impone.
La prima parte 'poema continuo' arriva a INFINITO, e qui antepone
il segno creativo, l'invenzione di pura materia, descrittiva
e non. 'Il mare risuona di ogni preghiera; I in esso è
luce, trasparenza, moto' (V. 11-12). Un segno ugualmente personale
nella terza e ultima sezione (1982); testi scelti (per esempio,
mancano i primi due); la parola, dall'oscuro movimento del
dolore, tocca la soglia difficilmente superabile: 'eclissi
aprivano I porte alla notte, aprivano porte I incognite' (XXX,
122-14)
ClanDestino
RIVISTA BIMESTRALE DI LETTERATURA - 1/90
Nuova Compagnia Editrice
Anno III Numero I – Gennaio –
Febbraio 1990
Rivista bimestrale di letteratura edita dalla
Nuova Compagnia Editrice
Taccuino, p. 43/44
ANGELO DI MARIO, I giorni, Forum/ Quinta Generazione,
Forlì 1988
Attraverso un tessuto
metaforico fortemente impressivo Angelo Di Mario costruisce
un continuum poetico denso di contenuti (interrogativi esistenziali,
impotenza, speranza) ove le tracce immaginifiche suggerite
con esasperate soluzioni –assonanze, omoteleuti, paronomasie…-
si compenetrano in suadente alchimia. E’ un poetare
serrato, senza pause nel divenire di genuine tensioni che
apre ad incontrollabili echi, anzi fa della vibrazione semantica
materia di ricerca nei molteplici addentellati culturali;
più disgregante ne I giorni, maggiormente equilibrata
nelle sezioni Infinito e 1982.
Si può in sostanza
parlare di uno “stream of recollectios” prendendo
a prestito un termine di Alfredo Rizzardi, ovviamente in una
dimensione limitata dall’architettura complessiva del
poemetto strutturata in massima misura sugli aspetti fonematici
ma in cui intatta permane la forza d’urto delle sensazioni
agitanti il Di Mario, quegli stessi accenti dinamici leggibili
nelle sue opere scultoree. Un’arte sofferta, dall’essenzialità
cercata attraverso la multiforme gamma del significante di
cui costituisce pacata denuncia e, al contempo, inebriante
esaltazione. Arte della parola svelata, contorta, riplasmata:
arte dell’emozione deflagrata entro impossibili mosaici
verbali (“our emotions / are only ‘incidents’
/ In the effort to keep day and night togheter” –
“le nostre emozioni / sono solo ‘incidenti’
/ nello sforzo di tener uniti giorno e notte” scrisse
T. S. Eliot in una celebre composizione).
Cresta Renato
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